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Ipercromie cutanee

L’epidermide è esposta durante tutto l’anno ad una serie di aggressioni, da parte di radiazioni luminose, variazioni di temperatura, sollecitazioni ormonali, inquinamento che, uniti all’invecchiamento cutaneo fisiologico, possono indurre la comparsa di macchie della pelle, vale a dire veri e propri °errori° a livello superficiale e profondo. La comparsa di ipercromie è una tra le molteplici manifestazioni che ne possono conseguire.


Altre possono essere disidratazione, sensazione di pelle che tira, ingrigimento ed opacizzazione dell’incarnato, approfondimento delle rughe.

Oltre il 50% delle donne fra i 35 ed i 55 anni lamenta la comparsa di ipercromie più o meno accentuate che interessano maggiormente le aree foto esposte con predilezione del distretto viso-collo-décolleté: si tratta di macchie della pelle che tendono con il tempo ad ispessirsi accentuando il colore e ad allargarsi.


Un tempo prerogativa di una gravidanza o di vere e proprie malattie ormonali oggi spesso insorgono senza un motivo qualificabile: sappiamo che lo stress psico-fisico ricopre un ruolo di primaria importanza nell’indurre un’errata produzione di estrogeni che captati a livello cutaneo possono indurre un’ anomala produzione di melanina.


Un’altra causa accertata è la foto-esposizione senza le adeguate protezioni: la penetrazione dei raggi UV induce un’aumentata produzione di radicali liberi e a livello endocellulare è in grado di determinare un’ anomala produzione di melanina.